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Strada accidentata

Mercati nervosi, ma razionali

Durante la prima fase di un ciclo di ripresa economica dopo una recessione, i mercati azionari volano nel cielo della fantasia. È come se si muovessero in uno spazio privo di ostacoli, nel quale le leggi della fisica sono sospese. Dopo una recessione tutti sono sottopesati, o perché hanno venduto o perché il valore di quello che hanno tenuto è sceso come percentuale del portafoglio. Il posizionamento leggero diventa il combustibile del rialzo, perché tutti devono normalizzare i loro pesi e non hanno il tempo di pesare con il bilancino i pro e i contro di ogni singola scelta di acquisto. Il mercato sale come panna montata.

Quando i pesi sono ritornati alla normalità (e in certi casi sono andati anche oltre) le leggi generali della fisica vengono ripristinate e il bilancino torna a essere il principale strumento per le scelte d'investimento, che si fanno più razionali.

Accanto alla maggiore razionalità delle scelte, la normalizzazione dei portafogli ripristina la paura come componente permanente delle decisioni. Come conseguenza, ogni ciclo di rialzo azionario, dopo la prima fase spensierata, dovrà invariabilmente affrontare, nel corso del suo dispiegarsi, quattro prove impegnative. Sono quattro riti di passaggio che nei quattro cicli decennali che si sono susseguiti dall'inizio degli anni Ottanta hanno scandito lo scorrere del tempo della ripresa dell'economia e del rialzo azionario.
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