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Decreto Scuola, approvato in Senato ma per Anief mancano ancora le risposte giuste

"Siamo convinti che il Decreto non dia, ancora, le risposte giuste per far ripartire la scuola a settembre in sicurezza". Questo il commento del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, nel giorno dell'approvazione in Senato del Dl Scuola che passa, ora, alla Camera dei deputati dove dovrà essere convertito definitivamente in legge entro il 7 giugno.

"Come Anief – spiega Pacifico – abbiamo chiesto organici e risorse differenti, altrimenti, in queste condizioni non è possibile assicurare il distanziamento sociale che il Comitato tecnico scientifico ci richiede. Per questo motivo rimane il nostro stato di agitazione come organizzazione sindacale. Riceveremo a breve, probabilmente in settimana, la risposta alla nostra richiesta di incontro con il premier Giuseppe Conte e il ministro Lucia Azzolina a Palazzo Chigi, perché vogliamo avere delle rassicurazioni. Portare le lezioni a 40 minuti, fare diversi turni di lezione, non sarà sufficiente a risolvere il problema della sicurezza degli alunni e del personale". In tale scenario rimane, poi, per Pacifico, la "questione della responsabilità del personale stesso in caso di diffusione del contagio".

"Ai precari – conclude il Presidente del giovane sindacato – deve essere data una risposta diversa da quella che è finora stata fornita dal Governo. Dal momento che i concorsi sono stati rinviati, la necessità di incrementare gli organici ci impone di ribadire la richiesta di procedure diverse di selezione di questi precari, come ad esempio quella per titoli. Dobbiamo iniziare il primo settembre senza precarietà, o almeno cominciando a lottare contro il problema delle supplentite come, tra l'altro, ci richiede la Commissione europea".
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