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Scuola, si riapre a settembre con le linee guida. Anief chiede di aumentare classi ed organici

"Le linee guida per settembre sono inutili se non aumentano organici e classi". Questo il commento del presidente nazionale Anief-Udir Marcello Pacifico. Incrementare docenti e Ata, ma anche nuove classi, con meno alunni; rivedere le responsabilità penali dei lavoratori che rivestono ruoli di responsabilità; ricalibrare il rapporto alunni-docenti-Ata. Queste le proposte presentate dai due sindacati al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e ai direttori degli Uffici Scolastici Regionali in occasione dell'incontro per analizzare le Linee Guida in via di approvazione definitiva.

"L'inizio del nuovo anno scolastico ha nuove linee guida che sono oggi oggetto del confronto tra il ministro Azzolina e le Regioni. Noi ieri, come Anief e Udir, – ha sottolineato Pacifico – abbiamo presentato due documenti analitici volti a fornire il punto di vista sia dei dirigenti scolatici che del personale docente e Ata. Siamo convinti che a queste linee guida debba seguire un impegno chiaro del presidente del Consiglio e di tutto il Governo a rivedere il numero di alunni per classe e quindi a stanziare le risorse necessarie al distanziamento".

Per Pacifico "un miliardo o un miliardo e mezzo, stando alle cifre che circolano in queste ore, non possono bastare a risolvere il problema delle classi pollaio e garantire la sicurezza". Da qui l'appello del sindacalista affinché vengano stanziati subito dal Governo almeno "4 o 5 miliardi per le scuole".

Il leader dell'Anief ha aggiunto che "i dirigenti scolastici non possono essere tali per 7-8 plessi, ma al massimo per 3 plessi. Questo significa riattivare almeno 5mila sedi di dirigenza scolastica". Inoltre Pacifico ha evidenziato la necessità di "200mila persone in più da assumere subito".

"Condividiamo le regole stabilite dal comitato tecnico-scientifico ma per realizzarle – ha concluso Pacifico – ci vogliono più risorse e più personale. Siamo contrari all'idea che si possa riprendere a settembre alternando didattica in presenza e didattica a distanza. Riteniamo che sia arrivato il momento di ripristinare i fondi tagliati alla scuola nel corso degli anni".

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