Prende il via
l'iter delle supplenze annuali nella
scuola pubblica italiana. Tra le novità del
Decreto Scuola, la trasformazione delle
graduatorie d'istituto in provinciali per cui l’aspirante partecipa alle supplenze residue al
30 giugno o 31 agosto, la maggioranza di quelle che verranno assegnate, con
nuove regole: non più
solo 20 scuole da scegliere ma la possibilità di chiamata
nella provincia. Nuove regole, dunque, da sempre sollecitate dal
giovane sindacato della Scuola
Anief che permetteranno, tra l'altro, anche
l'ingresso dei
neolaureati. "Una doppia battaglia, parlamentare e giuridica, che conferma
l'incisività della nostra azione sindacale", rivendica il Presidente
Marcello Pacifico per il quale però non basta. "Queste graduatorie devono servire anche per l
'assunzione nei ruoli". Nel frattempo, nel corso del
primo confronto con il Ministero - prosegue Pacifico - "fondamentale avere
l' informativa sui criteri da seguire. Appena uscirà il bando, chi non è mai stato inserito dovrà presentare la domanda, per chi è inserito occorrerà invece aggiornare il punteggio, aspetti che vanno chiariti visto che, rispetto al passato, stiamo parlando di Graduatorie di Stato".
"Un provvedimento, tra l'altro - sottolinea a gran voce il Presidente - ancora più importante dopo l'annuncio del Ministro Azzolina e del Premier Conte dell'ulteriore assunzione di
50mila docenti per fronteggiare il post-covid nella delicata fase d
i riapertura a settembre. Anche in questo caso,
chiarissima la posizione di Anief. "
Contratti - ribadisce
Pacifico - che dovrebbero essere a
tempo indeterminato: abbiamo già una procedura di infrazione, avremo un record di "supplentite" a settembre, per questo chiediamo al Governo di intervenire con urgenza per
stabilizzare tutti i precari. Questo è fondamentale:
sbagliato affrontare il problema della scuola solo nell'emergenza,
necessario invece porre le basi di un intervento ad ampio raggio che getti le basi del futuro dell'Italia del domani, un'Italia migliore che passa anche e soprattutto dai nostri giovani e
dalle condizioni in cui la scuola opera".
"