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Scuole in sicurezza: Anief-Udir pronti a collaborare ma con norme chiare

Per tutelare tutto il personale, docente, dirigente, amministrativo ed educativo oltre che tutti gli studenti

Ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per la riapertura delle scuole, fissata ad oggi al 14 settembre. Il tempo è poco, le incognite ancora tante. Troppe. Per questo servono quanto prima norme chiare, necessarie e indispensabili in questa fase delicata per il Paese con la curva dei contagi che è tornata a salire e preoccupare. Questo il messaggio-richiesta ribadito a gran voce da Marcello Pacifico, Presidente Anief e Udir.

Se la riapertura delle scuole resta una priorità, ancora più lo è quella di garantire la ripresa in sicurezza.

"Tante le questioni da risolvere, poco il tempo per farlo, incalza Pacifico: fornitura dei banchi per il distanziamento, necessità di capire come osservare le norme imposte dal protocollo di sicurezza".

"Nella sola giornata di ieri si sono registrati oltre 800 contagi e non possiamo escludere un aumento nei prossimi giorni, scenario che ovviamente non ci auguriamo ma che non sorprenderebbe visto il mancato distanziamento durante le vacanze estive e anche alla luce di questo, riteniamo che la scuola partirà con grande difficoltà".

"Il Sindacato, prosegue Pacifico, sta cercando di fare di tutto per garantire la ripartenza in sicurezza, ha collaborato concretamente ai protocolli di sicurezza formulando proposte specifiche e mirate ma nonostante le rassicurazioni del ministero e lo spirito di collaborazione è evidente che servono norme precise che vadano a fissare con chiarezza il perimetro delle responsabilità di dirigenti scolastici e anche personale docente amministrativo".

Tanti gli interrogativi ancora senza risposta: cosa succederà nel caso in cui verranno rilevati casi a scuola? Come si dovrà agire? , si chiede Pacifico.

"Il Paese deve ripartire e il Governo sta stanziando le risorse, ha promesso che attingerà al tesoretto del Recovery Fund per ridefinire la materia degli organici, ma conclude Pacifico - la sicurezza deve essere un obiettivo comune senza fughe in avanti perchè non c'è collaborazione senza un punto di corresponsabilità tra lo Stato e chi lo rappresenta nel territorio".
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