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GPS, Anief avvia i ricorsi individuali contro punteggi errati dei candidati

Per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono arrivate al sindacato della scuola Anief tantissime lamentele, che in seguito alle consulenze sono state trasformate in un reclamo formale, teso a verificare se sia stata violata l'ordinanza ministeriale.

Il problema, spiega il Presidente del sindacato Marcello Pacifico, è che "non c'è stato un sistema centralizzato, si è invece demandato alle scuole ed al loro personale, che non era stato appositamente formato per verificare il rispetto dell'ordinanza".

"Sono stati commessi tantissimi errori - ribadisce - soprattutto in alcune province come Milano e Roma dove i numeri sono grandissimi e gli uffici scolastici si sono rifiutati di esaminare la grande quantità di reclami".

Per questo l'Anief ha deciso di fare ricorso ai TAR regionali, aperti a chiunque ritenga di esser stato vittima di un errore plateale, di non aver avuto il giusto riconoscimento del titolo o si ritrovi con dei punti in meno in graduatoria. Il ricorso - precisa il sindacalista - non verte sul contenuto dell'ordinanza e sulla tabella di valutazione dei titoli, come altri ricorsi già avviati dal sindacato, ma sul rispetto della stessa ordinanza.

"Ci si può quindi rivolgere all'Anief per preparare insieme un reclamo, che sarà poi propedeutico alla presentazione del ricorso al TAR, entro 60 giorni dal deposito della graduatoria", spiega Pacifico, aggiungendo che il ricorso, che rappresenta "l'ultima strada", visto che l'amministrazione non ha voluto avvantaggiarsi dell'autotutela e correggere autonomamente tutte le segnalazioni ed i reclami pervenuti.

"Non possiamo lasciare a casa dei supplenti che meritano di poter insegnare nelle nostre scuole solo perché nessuno vuole esaminare i loro reclami. Quindi si dovrà fare ricorso al TAR per fare in modo di richiamare i legittimi aspiranti", conclude il Presidente dell'Anief.
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