"Siamo d'accordo sulla necessità di
riaprire le scuole in presenza al 100%, così come sul fatto che la
didattica a distanza abbia rappresentato un momento particolare,
straordinario, e mai sostituibile rispetto alle lezioni in presenza. E' però
fondamentale cominciare a cambiare il numero di alunni per classe,
evitare le classi pollaio, per sconfiggere la diffusione del virus dentro la scuola, specie ora che si parla di diverse varianti che circolano". Così
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola
Anief, commenta l'ipotesi ventilata dal nuovo governo Draghi di riprendere le lezioni integralmente in presenza.
"Non è possibile in una classe di 35 metri quadri mettere più di 15 alunni, la necessità di fare la didattica al 50-75% deriva dal fatto che
le nostre classi ad oggi non sono adeguate. Lo abbiamo ripetuto un anno fa", afferma il leader del sindacato, aggiungendo "se il Governo grazie ai fondi del Recovery Plan vuole garantire il diritto allo studio, dovrà
ridefinire entro due o tre mesi il rapporto alunni-docenti ed anche il personale amministrativo ed educativo, in base ai metri quadrati delle singole aree, con
più aule e più plessi".
"L'Anief aveva già denunciato nel 2008 che sono stati dismessi 15.000 plessi", ricorda Pacifico, indicando la strada da percorrere: "
riavviamo questi plessi, recuperiamo i contratti d'affitto, occupiamoci della manutenzione dei locali, mettiamoli in sicurezza" ed "a giugno
definiamo gli organici ed avviamo
procedure straordinarie di assunzione di coloro che hanno insegnato per anni nelle nostre scuole,
sblocchiamo anche i concorsi per i giovani laureati, se la crisi pandemica lo permette, in maniera tale da avere finalmente entro agosto il personale sufficiente a riaprire le scuole in presenza a settembre".
"Il Covid non ci lascerà ad aprile, occorrerà conviverci, - precisa il leader del sindacato - quindi
questo è un piano per convivere con questo virus per i prossimi 2-3 anni, che permette ad insegnanti e amministrativi di lavorare in sicurezza, garantisce alle famiglie la sicurezza per i propri figli, permettendo di fare la didattica in presenza il più possibile".
"Se si fa questo - avverte Pacifico - il governo ci troverà
pronti a portare avanti progetti e proposte. Noi abbiamo già inviato queste proposte al precedente Governo e siamo pronti al confronto col Ministro Bianchi e con il Premier Draghi".