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Dl Sostegni, 435 milioni all'istruzione e 78,5 milioni a Università ricerca e AFAM

Con il Decreto Sostegni, in corso di approvazione a Palazzo Chigi, il Governo sta cercando di intervenire in emergenza con uno scostamento di bilancio e dare delle risorse per rilanciare e ristorare le attività produttive danneggiate, anche nel pubblico impiego e nella scuola.

Nell'ambito del decreto - spiega il Presidente dell'Anief Marcello Macifico - vi sono anche risorse che vengono date alle scuole ed alle Università: alle prime sono stati assegnati circa 400 milioni di euro, alle seconde 80 milioni di euro.

Alle scuole questi soldi serviranno per incrementare il MOF, ovvero il Fondo d'Istituto, per aumentare i dispositivi di protezione individuale (DPI) in dotazione di studenti ed insegnanti. Risorse che serviranno anche per offrire una copertura psicologica contro gli effetti del Covid, sia dal punto di vista motivazionale che rispetto al fenomeno del burn-out. Poi vi sono risorse riservate alle scuole per arricchire le attività extra curriculari, svolte fuori dall'orario scolastico, per potenziare l'offerta formativa e per colmare le deficienze che si sono venute a creare a causa del Covid. Vi saranno poi 35 milioni di euro per le scuole del Sud, per aumentare la connessione digitale che manca per svolgere la Dad.

Tutti provvedimenti che stanziano risorse minime rispetto ai 18 miliardi di dotazione al Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa, su cui Anief sta puntando fortemente. Queste ampie risorse, come già anticipato dal sindacato al Ministro Bianchi, serviranno per il reclutamento, per gli organici e per parlare seriamente di sicurezza.

Nel Decreto Sostegni, invece, mancano delle norme immediate per eliminare il blocco della mobilità, come Anief aveva proposto al Ministro, così come sono assenti norme urgenti per il reclutamento dei precari della scuola. "L'attuale blocco della mobilità - sottolinea Pacifico - non aiuta certamente a far ricongiungere diritto al lavoro e diritto alla famiglia".

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