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Concorso straordinario, più della metà dei candidati esclusi da graduatorie finali anche idonei

Si è già arrivati a correggere il 20% degli scritti del concorso straordinario dove, a fronte di 60mila domande, si sono presentati 49-50mila candidati. Sono arrivati quindi i risultati dei primi 8mila candidati, che confermano quello che il sindacato Anief già temeva: su 1400 vincitori, la metà, vale a dire circa 700, non risulta idoneo e non potrà quindi essere inserito nelle graduatorie di merito.

Lo ricorda il Presidente di Anief, Marcello Pacifico, spiegando che "purtroppo avremo dei candidati che hanno superato la prova, ma non sono risultati nella posizione utile per essere assunti". "Il sindacato Anief - sottolinea - ha sempre vinto in passato in Tribunale e in Parlamento per far riconoscere tutti gli idonei, in quanto vincitori di un concorso, per essere assunti".

Pacifico ricorda che "questo concorso era nato per reclutare i precari con 36 mesi di servizio, ma in alcune classi di concorso, ad esempio sul sostegno, c'è stata una vera e propria ecatombe, solo 1 su 4 ha passato la soglia".

"Questo vuol dire - afferma - che sono centinaia di migliaia di candidati che non avranno mai un posti e continueranno ad essere chiamati come supplenti. Il problema quindi è che queste persone continueranno ad insegnare nella scuola senza avere un percorso di specializzazione sul sostegno. Una cosa incredibile perché si parla di persone che si erano già specializzate con il TFA all'università.

"C'è qualche cosa che non quadra - sostiene il sindacalista - perché questo concorso straordinario nasceva come risposta ad una infrazione, per evitare l'apertura di una procedura contro l'Italia in materia di stabilizzazione del precari, con l'apertura di un canale riservato per chi insegna da anni nella scuola".

"Noi chiediamo allora per tutti questi candidati la possibilità di entrare nelle graduatorie finali, così come abbiamo chiesto in Tribunale, ottenendo ragione, la possibilità di tenere le prove suppletive: a metà maggio ci sarà una prima tornata e poi anche altre poiché il Ministero non ha dato risposta a tutti coloro che a causa del Covid non hanno potuto partecipare".

"Per tutti gli inidonei, in mancanza di risposte da parte del Ministero dell'Istruzione, rimane la strada del ricorso in Tribunale. Noi siamo pronti ancora una volta, con gli avvocati di Anief, ad assistere tutti coloro che chiedono il rispetto degli inserimenti in queste graduatorie, utili per assegnare 28mila ruoli, e non possiamo permettere che, il prossimo anno, 1 cattedra su 2 resti vacante".
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