Nel
Patto per la Scuola siamo riusciti a
strappare al Ministro Bianchi
l'impegno di destinare risorse aggiuntive. Ora spetta a Palazzo Chigi tenere fede a questo impegno.
"Si tratta di risorse aggiuntive che rispondono alla
necessità di valorizzare tutte le figure professionali che vi lavorano, perché gli stipendi continuano ad essere troppo bassi, nonostante le risorse trovate per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, e l'adeguamento pari a circa la metà rispetto all'aumento dell'inflazione degli ultimi 13 anni". Lo spiega
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola
Anief, in una intervista a Teleborsa.
"Gli
stipendi continuano quindi a rimanere
sotto il livello giusto, previsto dalla nostra Costituzione, legato cioè al costo della vita. Queste risorse aggiuntive potrebbero essere utilizzate, come chiede l'Anief, per riconoscere a tutto il personle delle
indennità specifiche: l'indennità
di rischio biologico legata alla didattica in presenza durante la pandemia; l'indennità
di sede legata alla trasferta rispetto al luogo di residenza; l'indennità
di incarico, che deve servire per lanciare un segnale e per far capire che sulla precarietà non si scherza, che bisogna riconoscere parità di trattamento giuridica ed economica fra il personale a tempo determinato ed indeterminato; una specifica indennità infine
per l'abuso dei contratti a termine, che continua ad esserci e porta, dopo 24 mesi, ad usare gli stessi lavoratori come precari".
"La parola d'ordine è non più tribunali - afferma il sindacalista - ma finalment
e tavoli contrattuali dove si possano riconoscere quei diritti che servono per costruire una
scuola più giusta ed avere un
lavoro più giusto".
"