Entro questa settimana saranno pubblicati i risultati su
i movimenti interprovinciali del personale della scuola e, purtroppo, si scoprirà che
soltanto sul 25% dei posti, cioè 1 domanda su 10, potrà essere
accolta. Lo afferma
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, ricordando che questo è l'ultimo contratto collettivo del periodo 2019-2021, firmato dagli altri sindacati rappresentativi, che ha limitato al terzo ed ultimo anno il trasferimento soltanto sul 25% dei posti.
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Anief non è d'accordo con questa interpretazione contrattuale - rimarca il sindacalista - perché ad avviso del sindacato, va contro la normativa primaria, in particolar modo il
Testo Unico del '94 che disciplina anche le regole sui trasferimenti e dice che devono riguardare il
100% dei posti prima delle immissioni in ruolo".
"A maggior ragione quest'anno - aggiunge - ci sono
più di 100 mila immissioni in ruolo, sembrerebbe che ce ne siano 120 mila, e quindi
saranno accolte solo 25-30mila domande di trasferimento interprovinciale. Veramente ridicolo rispetto a tutto quello che si è dovuto sopportare quest'anno, a causa della pandemia e delle limitazioni agli spostamenti".
"Parliamo di una categoria che è sempre più mobile quando è precaria e sembra invece immobilizzarsi quando entra nei ruoli. Immobilizzati sono anche quelli che hanno chiesto il passaggio di ruolo; anche in questo caso la percentuale per i passaggi di ruolo è stata limitata".
"Riteniamo innanzitutto che, per chi è di ruolo, vengano organizzati dei
corsi abilitanti per un ordine diverso di scuola o per un'altra materia, per poter quindi consentire questi passaggi di ruolo. Poi, bisogna anche
allargare la quota dei posti per i trasferimenti e soprattutto
eliminare i vincoli che attualmente ancora esistono", sostiene il Presidente dell'Anief, ricordando che "il decreto legge è intervenuto, ma ha fatto salvo il vincolo quinquennale ancora per quest'anno, mentre il vincolo triennale ci sarà solo dal prossimo anno e purtroppo rimane anche il vincolo sull'assegnazione provvisoria".
"Per questo motivo - afferma Pacifico -
l'Anief continua a portare avanti i suoi ricorsi e prova ad
emendare il decreto Sostegni Bis con degli specifici emendamenti che, speriamo, questa volta la politica approvi durante la conversione in V commissione bilancio".
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