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Mobilità e assegnazioni provvisoria, la scuola in piazza chiede al Governo di togliere i divieti

"Il tema della mobilità è molto importante per tutto il personale della scuola: ogni anno più di 200mila fanno domanda per i trasferimenti e per le assegnazioni provvisorie perché purtroppo ci sono tantissimi, migliaia di posti vacanti e disponibili. E' quindi una pratica normale quella di fare domanda per un altro posto, spesso per potersi ricongiungere alla propria famiglia".

E' quanto afferma Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, ricordando che "da alcuni anni vi sono dei vincoli alla possibilità di trasferimento: il vincolo quinquennale, le assegnazioni provvisorie che non vengono più assegnate e poi c'è una limitazione persino nei posti vacanti e disponibili sugli spostamenti".

"Senza dimenticare i passaggi di ruolo - aggiunge il sindacalista - cioè di quelli che in realtà ancora oggi vorrebbero passare da un grado all'altro di scuola, da una materia all'altra".

"Tutte queste cose oggi mancano, nel Patto per la scuola avevamo chiesto al Governo un impegno su questo, ma purtroppo nel decreto Sostegni bis sono rimasti ancora per quest'anno questi vincoli e per gli anni successivi il blocco delle assegnazioni provvisorie", dice Pacifico, ribadendo "vogliamo che il Governo cambi la norma fin da ora perché non c'è motivo, dopo due anni di Covid, di distanziamento sociale, di continuare ad isolare intere famiglie o spaccarle senza alcuna ragione".
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