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Scuola, Anief chiede risposte su Decreto Sostegni

Mancano pochi giorni per il via libera definitivo al decreto Sostegni Bis, un provvedimento che ha alimentato tante polemiche da parte dei sindacati, in particolare Anief e Cisal che considerano tradito il Patto per la scuola.

"Abbiamo chiesto dei cambiamenti profondi durante l'iter parlamentare. Ci aspettiamo ora un colpo da parte del relatore o del governo, che deve rispondere alle richieste che abbiamo fatto su tanti temi, per esempio sul reclutamento", afferma il leader del sindacato Marcello Pacifico, spiegando "abbiamo chiesto di reclutare tutti gli insegnanti che sono in possesso di abilitazione e specializzazione, non solo quelli che hanno tre almeno tre anni di servizio nella scuola statale. Abbiamo chiesto poi il reclutamento di tutti gli altri supplenti che sono in seconda fascia: è il sistema più rapido, più semplice".

"Sulla mobilità - aggiunge - abbiamo chiesto di consentire l'assegnazione provvisoria in deroga già da quest'anno, sono state presentate le domande, ma non si può costringere ancora le famiglie a dividersi".

Quanto agli organici, Pacifico sottolinea che "si vuole ripartire a settembre ed è già polemica sulla mascherina e sulle vaccinazioni, ma il problema serio è quello di garantire gli spazi, lo stiamo dicendo da un anno e mezzo, siamo stanchi di ripetere queste cose".

"Poi c'è il problema della valorizzazione personale: è stato firmato il contratto per gli enti locali ma quando ci sediamo per capire cosa migliorare nella scuola?", si domanda il sindacalista, ricordando "ci si era impegnati a trovare risorse aggiuntive oltre i 110 euro a persona".

"Su tutti questi temi abbiamo presentato degli emendamenti, ma sta alla politica rispondere. Il sindacato non governa il Paese e rappresenta la parte sociale che dialoga con chi governa questo paese. Noi vogliamo lo stesso rispetto che il governo mostra per le confederazioni che tutelano il lavoro privato", afferma il Presidente di Anief, aggiungendo "così come si arriva a degli accordi che portano al prolungamento delle norme anti-licenziamento ed alla cassa integrazione in deroga, perché allora non si arriva a degli accordi che portano alla stabilizzazione del personale precario della scuola?".

"Continueremo a batterci, lo abbiamo detto alla vicepresidente della commissione europea che abbiamo incontrato la scorsa settimana, perché la nostra missione è proprio quella di abrogare la precarietà nella scuola, nell'università e nella ricerca, per fare in modo che finalmente si possa ripartire tutti insieme per costruire un paese migliore a partire proprio dalla scuola".
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