Nell'arco di 10-12 giorni si andrà ad esaurire
l'ultima fase del piano straordinario delle immissioni in ruolo. Un piano che riguarda fondamentalmente chi è iscritto in
prima fascia ed ha tre anni di servizio". Lo ricorda
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato
Anief, ribadendo che "per l'ufficio legale di Anief
non è corretto".
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Anche chi non ha questi tre anni di servizio ed anche chi è in seconda fascia - sottolinea il sindacalista - ha diritto a partecipare a questo piano straordinario di assunzioni. E' irragionevole ed è illogico lasciare 80 mila cattedre scoperte, per procedere con le assunzioni solo di alcuni docenti inseriti nella prima fascia negli elenchi aggiuntivi".
"Per non parlare di questi
elenchi aggiuntivi. Si sono chiusi i termini per presentare domanda di inserimento e già l'Anief ha avanzato la proposta di far presentare la domanda anche ad una serie di soggetti: per chi ha partecipato all'ultimo
concorso ordinario, che ancora non si è svolto, al
concorso straordinario o
per conseguire l'abilitazione; per chi
è idoneo al TFA sostegno; per chi è idoneo col concorso straordinario, ma non ha svolto un anno di supplenza al 30 giugno o al 31 agosto. Tutte queste categorie, se hanno presentato una domanda - afferma Pacifico -
possono ancora partecipare a questi ricorsi per farsi inserire negli elenchi aggiuntivi e partecipare alle immissioni in ruolo".
"Chi è ancora in seconda fascia delle GPS deve quindi presentare una
domanda con il modello di istanza online per poter essere assunto. Una domanda che, ovviamente, sarà rifiutata, ma si farà poi
ricorso in Tribunale per far dichiarare illegittimo il decreto ministeriale".
"Per non parlare ancora del
sistema della call veloce: un sistema che era stato introdotto l'anno scorso e, a regime, doveva essere utilizzato ogni anno
per poter essere assunti in una provincia diversa. Ma è un sistema - spiega il Presidente dell'Anief - che per espressa deroga di legge
non viene attivato, senza alcuna logicità, perché chi è già nelle Graduatorie ad esaurimento (GAE) o nelle graduatorie di merito o nelle stesse GPS ha diritto a poter scegliere un'altra provincia per poter essere inserito nei ruoli".
"Per tutte queste categorie - conclude Pacifico -
Anief ha avviato un contenzioso perché bisogna rivendicare i propri diritti. Abbiamo
provato con degli emendamenti durante il dibattito parlamentare, per cercare di cambiare il testo, ma la politica ha risposto no e quindi il cittadino deve adire in tribunale per farsi riconoscere ancora una volta i propri diritti, come l'Europa ci ha più volte ricordato".
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