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Scuola, inizio nel caos. Mancano i supplenti, poca sicurezza. E' già il primo sciopero

"La scuola inizia il 1° settembre con tantissimi problemi". Lo afferma Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola Anief, ricordando che "il primo grande problema è quello della sicurezza".

"Con l'obbligo del Green Pass imposto a tutto il personale scolastico - ribadisce il sindacalista - non si garantisce la sicurezza. Una classe su due non è a norma, sia con le regole della sicurezza in tempo normale, che prevedono 2 metri quadri a studente, e tantomeno con le regole al tempo del Covid".

Pacifico ricorda infatti che la gran parte degli studenti non si può vaccinare e che, di quelli che potevano farlo, si sono vaccinati solo la metà, e anche l'alta percentuale di insegnanti vaccinati porta comunque il totale dei non vaccinati a scuola al 75%, non sufficiente a garantire la sicurezza nelle classi. "Le scuole si trasformeranno purtroppo in focolai se non si pone rimedio con screening gratuiti, rapidi e continui, per tutto il personale e per gli studenti, con test salivari di tracciamento, non riusciremo a controllare la diffusione del virus nelle scuole". "Altro che tamponi gratuiti solo per i fragili", esclama il Presidente dell'Anief, ribadendo "non bastano".

"Occorre poi investire subito sugli spazi - propone - perché rischiamo non solo per questo anno scolastico, ma anche per quelli successivi. Per questo Anief ha deciso di scioperare il primo giorno di scuola, nel silenzio della prima campanella, per andare in sicurezza tutto l'anno e non chiudere il giorno dopo".

Il Presidente dell'Anief ricorda poi le promesse fatte dal Ministro ed i 200 mila precari della scuola, ribadendo che non sono state ancora completate le immissioni in ruolo. Si pone poi un problema per i 50 mila assunti in ruolo senza green pass, perché non è chiaro se bisogna prima assumerli e poi sospenderli. L'Anief ha poi denunciato un problema di privacy in relazione alla richiesta del certificato verde in formato cartaceo o via email, perché il green pass serve solo in presenza, mentre se si torna in Dad non serve più.

Pascifico ribadisce poi che gli studenti universitari senza green pass possono fare lezione a distanza, diversamente da quanto affermato da rettori ed altri sindacati, violando le norme sulla privacy.,

"Anief - ricorda il leader del sindacato - ha presentato ricorso per 3.000 insegnanti contrari a questo obbligo discriminatorio. Vedremo nei prossimi giorni cosa dirà il giudice, stando attenti, nel frattempo, a rispettare i regolamenti europei sulla privacy".
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