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PNRR e linee guida per rinnovo CCNL. Il commento di ANIEF

"Nell'incontro per illustrare le linee guida per l'atto di indirizzo che sarà portato in Aran, in base anche agli impegni assunti del PNRR e del Patto per la scuola, ho ribadito al Ministro il punto di vista dell'Anief rispetto all'evolversi della situazione pandemica, da una parte, ed all'utilizzo dei soldi che arrivano dall'Europa per il rinnovo del contratto e per la valorizzazione del personale". Lo ha affermato Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola Anief.

"Abbiamo affrontato col Ministro dei punti specifici, anzitutto il problema di un salario minimo che porti al recupero degli stipendi rispetto al costo della vita. Ricordiamoci che tra il 2009 e il 2015 - sottolinea il leader del sindacato - gli stipendi sono stati bloccati e che un anno, il 2013, ancora oggi non vale nella ricostruzione di carriera. Riteniamo quindi che bisogna intervenire non con aumenti di 200 euro, che riteniamo il minimo indispensabile, ma con aumenti che portino al recupero dei sette punti percentuali del costo della vita che ancora mancano negli stipendi. Stiamo stiamo parlando di aumenti di almeno 300 euro netti per colmare questo gap".

"Gli stipendi - ribadisce Pacifico - devono comunque essere collegati all'Europa, perché non possiamo essere gli ultimi rispetto alla media europea, e devono contenere specifiche indennità, ad esempio l'indennità di rischio biologico, perché per insegnare in presenza al tempo del Covid occorre dare un'indennità di rischio al personale della scuola, oltre che al personale sanitario e medico. C'è poi un'indennità di sede, cioè una indennità di trasferta che viene pagata a tutti coloro che vengono trasferiti o prendono servizio in un posto diverso dalla propria residenza. Esiste, ancora, una indennità di incarico, perché se sono un precario non devo poi fare ricorso per andare in Cassazione a farmi riconoscere quella indennità che i Tribunali mi riconoscono perché ho avuto più di tre anni di contratti a tempo determinato nel sistema nazionale di istruzione".

"La parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e personale di ruolo" è un altro punto fondamentale citato dal Presidente dell'Anief, che parla anche della "abolizione di ogni vincolo alla mobilità, rispetto ai trasferimenti ed alle assegnazioni provvisorie, ma anche di soluzioni che portino a passaggi di ruolo per il personale docente e dell'attivazione di passaggi di profilo professionale per il personale ATA".

Riguardo agli ATA, Pacifico afferma che "si deve ripartire dai livelli, perché dopo 50 anni non possono permanere quei livelli
retributivi di stipendio". "Bisogna poi attivare tutte le figure professionali, i coordinatori dei collaboratori scolastici, degli assistenti tecnico-amministrativi e poi riconoscere il ruolo dei Dsga".

"In tema di relazioni sindacali - afferma - siamo convinti che bisogna ritornare al confronto e, prima ancora, ad una relazione sindacale di contrattazione: molte di queste materie che riguardavano le relazioni sindacali si sono ridotte solo a merca informativa o ad un confronto che però non è vincolante per il datore di lavoro e siamo quindi più che convinti che il modello delle relazioni sindacali debba di nuovo ritrovare la sua ragione d'essere".

"Nel documento parliamo di tanti temi- conclude Pacifico - anche della conferma anche conferma in ruolo di chi è stato assunto con riserva per esempio. Ci sono tantissimi gli elementi che sono la base della piattaforma sindacale che Anief porterà avanti nel prossimo quadrimestre. Ne discuteremo nelle assemblee e soprattutto ne discuteremo in Aran, quando si parlerà del primo contratto che dovrà firmare Anief e per questo siamo molto scrupolosi, perché vogliamo cambiare tante cose dei vecchi contratti per avere una
scuola più giusta, più equa e più solidale".
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