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Abbiamo detto in audizione delle cose chiare: quando si parla di decreto legge su finanza e lavoro bisogna
mettere la sicurezza dei lavoratori prima di ogni cosa. Fra tante cose fa fare urgenti c'è il problema della
didattica in presenza a scuola". Lo ha ricordato
Marcello Pacifico, segretario organizzativo
Confedir e segretario confederale
Cisal.
"E' evidente che si sommano due ordini di problemi. - ha spiegato il sindacalista - Il primo riguarda le
responsabilità dei dirigenti scolastici, che ancora non hanno avuto una disciplina specifica nel testo unico sulla sicurezza", benché siano "responsabili in rappresentanza dei datori di lavoro" ma senza avere il "potere di spesa", quindi senza avere gli strumenti per poter operare.
"In secondo luogo c'è il
problema della sicurezza della didattica in presenza al tempo del Covid. Le nostre classi - ricorda Pacifico - dovrebbero avere minimo 1 metro e ottanta di spazio per alunno, ma in realtà più della metà delle classi è sotto i 35 metri quadrati e quindi non garantisce il numero massimo di persone in spazio chiuso pari a 15".
"Il
tampone in Italia
non è neanche considerato uno strumento valido nonostante tutti siano consapevoli della sua necessaria adozione per poter lavorare tutti insieme in spazi chiusi", afferma il leader sindacale, ribadendo che "dovrebbe essere uno strumento a carico dello stato e quindi del datore di lavoro".
Pacifico ricorda anche che "
ci sono lavori più a rischio contagio, come quello che si fa a scuola, dove c'è uno studente su due under 12 non vaccinato" e quindi "bisognerebbe
prevedere una specifica indennità di rischio ed estenderla dal campo sanitario al campo scolastico e in tutti quei servizi del pubblico impiego dove si trovano le stesse condizioni".
Il sindacalista ricorda che nel decreto "ci sono anche delle norme importanti, come la proroga del congedo parentale, che però dovrebbe essere esteso per più di qualche mese", mentre
non si parla di un tema che "sembra dimenticato da tutti", cioè quello del
precariato.
"Questi sono tutti gli interventi che abbiamo presentato con la delegazione congiunta Cisal e Confedir - conclude il sindacalista- perché in questo momento è veramente importante dare la risposta giusta ed essere uniti per portare avanti le richieste su quello che serve al Paese".
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