"In migliaia vogliono
ricorrere contro l'obbligo vaccinale: sono più di
70 mila, tra personale docente e amministrativo, quelli che ritengono questa
norma profondamente ingiusta. Ed una norma tra l'altro
inutile, perché non permetterà di continuare la didattica in
presenza che si riesce a garantire soltanto sdoppiando le classi".
Lo ribadisce
Marcello Pacifico, Presidente dell'
Anief, ricordando che questo è ciò che il sindacato "va ripetendo da due anni, da quando è stato firmato il primo protocollo sulla sicurezza e il
governo si era impegnato a rivedere il rapporto alunni-insegnanti per classe"
"Al di là degli impegni, tutto è rimasto uguale e ciò ha spinto
l'Anief la scorsa estate a
non rinnovare il protocollo per protesta e per dare un segnale. Testimonianza evidente è che oggi tantissimi continuano ad andare in quarantena sia fra gli studenti sia fra il personale. E noi riteniamo quindi che
questa norma sia illegittima", sottolinea il sindacalista, citando la decisione della Corte costituzionale della Slovenia per il pubblico impiego e, negli Stati Uniti, la decisione del Tribunale della Louisiana per il personale sanitario, e ancora, in Europa,
se ne occuperà la Corte di giustizia europea".
"Abbiamo presentato
ricorso al TAR del Lazio - ricorda Pacifico - con una prima ondata di ricorsi, ma ancora una volta è
possibile aderire al secondo step, alla seconda ondata , entro il 31 dicembre. E' possibile ancora aderire per poter recriminare un diritto del stato leso, vale a dire il diritto alla salute".
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