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Precariato, per la Corte di Giustizia Europea illegittima la norma italiana su insegnanti IRC

"La sentenza della Corte di Giustizia europea del 13 gennaio 2022 è un buon segnale per i tanti insegnanti di religione cattolica italiani precari". Lo afferma Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola Anief, spiegando che la sentenza in questione va innanzitutto a ribadire che la norma europea osta una normativa nazionale discriminatoria nella reiterazione dei contratti a tempo determinato dei precari.

Una posizione - ricorda il sindacalista - già espressa dalla Corte di Giustizia con la sentenza Mascolo, che ha deciso sui ricorsi presentati dai legali dell'Anief del 2014.

"La sentenza europea, in secondo luogo, va a ribadire che l'esigenza di avere un'idoneità da parte dell'autorità diocesana, non rappresenta una ragione oggettiva per discriminarli", sottolinea Pacifico, aggiungendo "ora finalmente si potranno presentare i ricorsi in tutti i tribunali del lavoro per chiedere, come misura risarcitoria, la stabilizzazione del rapporto di lavoro, come nel settore privato, dopo 36 mesi".

Il Presidente dell'Anief ricorda che di questo argomento di parlerà in un webinar che si terrà lunedì 17 gennaio 2022, dalle 17 alle 18, aperto a tutti gli insegnanti di religione cattolica precarii. Sarà presente l'avvocato De Michele, che si è costituito nella causa 282 nel 2019 in Corte di Giustizia, assieme all'avvocato Ganci, che coordina le attività dell'ufficio legale dell'Anief nella gestione del contenzioso sul precariato.

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