"E' importante sulle
pensioni dire le cose come stanno:
in tutta Europa si va in pensione a 63 anni senza penalizzazioni e non si capisce perché
soltanto in Italia bisogna vivere per lavorare". Così in una intervista a Teleborsa il Presidente del sindacato
Anief,
Marcello Pacifico.
"In realtà,
si lavora per vivere e dopo 35-37 anni di contributi
il lavoratore ha dato tanto allo Stato", ribadisce il sindacalista, aggiungendo che lo Stato "ancora oggi
non riconosce gratuitamente neanche gli
anni di laurea nel mestiere dell'insegnamento, sebbene sia diventata una condizione indispensabile per poter accedere ai ruoli".
"A questo punto noi chiediamo che il governo rifletta bene e faccia una
riforma senza penalizzare i lavoratori, facendo in modo che tutti
quanti possano, dopo una vita dedicata allo Stato, godere un po' dei frutti di questo lavoro nella vecchiaia".
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