Si celebra oggi la
Giornata Mondiale degli Insegnanti, che si tiene ogni anno
il 5 ottobre a partire dal 1994. Un'occasione per riflettere sul tema di questa edizione - la trasformazione dell'istruzione che parte dal corpo insegnante - ma anche sulla figura dell'insegnante e sulle sue necessità.
"E' un giorno importante per r
icordare alla politica italiana che gli insegnanti meritano rispetto", commenta
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato autonomo
Anief, aggiungendo "gli insegnanti non vogliono votare e sono gelosi della libertà che la Costituzione ha dato all'insegnamento".
"Gli insegnanti vogliono e pretendono rispetto dalla politica e dal governo", prosegue il sindacalista, rimarcando "
non possiamo avere la classe docente più vecchia al mondo, più precaria e più vessata del mondo e più povera dei paesi sviluppati".
"Bisogna allora
intervenire contro la precarietà- suggerisce Pacifico - sulle risorse, sugli stipendi, sulla mobilità, sui trasferimenti, sul burnout
, sulla finestra per le pensioni e sulla parità di trattamento fra personale precario e di ruolo. Questa è la scuola che i docenti italiani chiedono".
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