(Teleborsa) - Finale frazionalmente negativo per Piazza Affari, in un contesto europeo contrastato. La borsa milanese interrompe così la serie di sedute positive della settimana, con un'unica nota stonata: quella di oggi. I mercati finanziari del vecchio continente hanno perso terreno nel pomeriggio, sull'indebolimento di Wall Street dopo la pubblicazione della fiducia dei consumatori Usa di luglio. In particolare l'indice dell'Università del Michigan è stato rivisto al rialzo a 66 punti dai 64,6 della stima preliminare, risultando però in calo dai 70,8 di giugno. Le attese degli analisti erano per una crescita a 65 punti. L'indicatore relativo alla situazione corrente è diminuito a 70,5 dai 73,2 precedenti e dai 71 del consensus, mentre quello sulle aspettative è calato a 63,2 da 69,2 (68,5 punti le stime del mercato). Sulle piazze europee ha pesato in particolar modo il settore tech, dopo le trimestrali deludenti di Microsoft ed Amazon.com che hanno interrotto la lunga serie positiva di corporates diffusa sinora. Dal fronte macro europeo va ricordato l'ifo tedesco ed i Pmi manifatturieri positivi, che hanno portato un po' di euforia sui listini in mattinata.
Sul mercato valutario l'euro staziona attorno agli 1,42 dollari mentre relativamente al petrolio i prezzi del Wti si portano sopra i 69 dollari al barile.
Tra gli indici milanesi, l'indice FTSE All Share archivia gli scambi con un ribasso dello 0,43% mentre l'indice FTSE MIB scende dello 0,40%. Piatto l'indice FTSE Mid Cap mentre il FTSE Star lima lo 0,10%.
In retromarcia la Fiat, dopo che la Commissione europea ha approvato l'acquisizione dell'impresa produttrice di automobili Chrysler Group LLC senza condizioni. Ieri poi la casa torinese ha emesso un bond a tre anni per un ammontare di 1,25 mld di euro, anche oltre l'ipotesi iniziale di un miliardo, con un libro ordini finale dell'ammontare record di oltre 10 miliardi.
In bella mostra CIR, che troneggia sul principale listino mostrando un rialzo di quasi tre punti e mezzo. Fermo al palo l'altro titolo di casa De Benedetti Cofide. Oggi la casa d'affari UBS ha promosso le due società, migliorando i target price dei due gruppi. Secondo UBS, Per Cofide il target di prezzo sale a 0,6 euro da 0,55, mentre il prezzo obiettivo di CIR è aumentato a 1,5 euro da 1,35.
Misti gli editoriali con Mondadore e l'Espresso in frenata dopo una buona mattinata. Bene invece Seat sull'effetto positivo di Pages Jaunes a Parigi, dopo la pubblicazione dei conti semestrali in salita.
Freddi gli oil mentre tra gli altri energetici l'Enel perde mezzo punto. La Commissione Europea ha dato l'OK all'acquisizione di Enel Rete Gas da parte del fondo di investimenti F2i Fondi Italiani e della società di private equity del Lussemburgo Finavias. Tonica Edison attendendo i conti.
A macchia di leopardo le banche, con Unicredit ad un soffio dai 2 euro per azione. Bene la Pop Milano ed il banco Popolare mentre retrocede Ubi Banca e Mediolanum.
Giornata di vendite su Finmeccanica, che ha ricevuto in prestito dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) 500 milioni di euro per gli investimenti nel sud Italia.
Nel lusso perde appeal Luxottica, portandosi in coda al FTSE MIB.
Sull'intero listino precipita Sogefi, dopo la diffusione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2009.
Strepitoso vantaggio per Aedes, con la Consob che ha rilasciato l’autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti e all’ammissione a quotazione sull'MTA di azioni ordinarie Aedes S.p.A. e "Warrant Aedes S.p.A. 2009 – 2014".
Rimbalza Risanamento dopo lo scivolone di ieri. "Ci sono tutte le condizioni perché le cose vadano bene", così si è espresso il consulente di Risanamento Mancuso in merito all'accordo tra le banche creditrici sulla ristrutturazione della società. "Si lavora, si va avanti", ha aggiunto Mancuso, che invece non ha voluto commentare le indiscrezioni stampa relative a un piano di Intesa SanPaolo e UniCredit per un aumento di capitale fino a 500 milioni di euro.
Su di giri Apulia: i CdA di bancApulia, di Veneto Banca Holding e della sua controllata Banca Meridiana hanno approvato, in via preliminare, il progetto di fusione per incorporazione di Banca Meridiana in bancApulia.