(Teleborsa) - Il clima resta pessimo sui mercati europei ed anche a Piazza Affari, che non è riuscita a trarre vantaggio dall'asta del Tesoro. Il collocamento dei BOT semestrali si è concluso infatti con successo ed un costo in diminuzione. Il clima sui mercati continentali è ancora nero, di riflesso ai timori per la Spagna e per la Grecia. L'attenzione è catalizzata in particolare su Madrid, dopo che la banca centrale ha parlato di un peggioramento del PIL e dopo che il Premier Mariano Rajoy ha confermato che saranno richiesti gli aiuti se necessario. A paralizzare le borse sin dall'esordio sono stati alcuni commenti critici sul QE3 della Fed, espressi da un funzionario della banca centrale americana, Charles Plosser, che ha messo in dubbio l'efficacia di questa misura. L'Assemblea dell'ONU contribuisce a turbare il sentiment di mercato, perché sarà teatro di incontri importantissimi fra i leader europei e fra questi ed il timoniere della BCE, Mario Draghi. Un momento importantissimo in vista del prossimo vertice di ottobre e della scadenza delle ispezioni della Troika ad Atene.

L'euro resta debole, confermandosi a 1,286 dollari, mentre resta alto lo spread BTP-Bund, che si attesta a 367 punti.

Madrid e Milano sono le piazze peggiori a metà giornata, con la borsa spagnola che flette di oltre il 3%, mentre il nostro FTSE MIB registra un calo del 2,7%. Male anche Lisbona -2,3%, fra i periferici, mentre Parigi segue con una discesa del 2,1%. Poco migliore la situazione a Amsterdam, Bruxelles e Londra con ribassi superiori all'1%, mentre Zurigo mostra una perdita ancora frazionale.


A Milano pesano i bancari, più sensibili al sentiment del mercato ed ai timori di collasso dell'Eurozona. Societe generale ha annunciato una riduzione dell'esposizione verso la Spagna. Intanto, nel paniere principale si segnalano le ampie perdite del Banco Popolare e MPS.

Giù anche gli industriali, come STM e Fiat, che scontano gli effetti della frenata dell'economia italiana.

Tengono alcuni difensivi, come le utilities e le società dei servizi autostradali, assieme al lusso, che si muove ancora in controtendenza al mercato.

In rosso Impregilo, dopo il varo del Piano strategico a firma Salini.

Brillante Prelios, in attesa delle decisioni del CdA sulle offerte dei due interessati.