(Teleborsa) - Tre giorni fa, il vicepremier e segretario del Pdl, Angelino Alfano disertava l'ufficio di presidenza del Popolo della Libertà. Oggi invece precisa che i "sottoscritti consiglieri nazionali si riconoscono nella leadership di Silvio Berlusconi, ovviamente a cominciare da me". Questo sarebbe "il primo rigo di ogni documento che io dovessi sottoscrivere".

Con queste parole Alfano a Bruno Vespa in un'anticipazione per il nuovo libro "Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica" smentisce una raccolta di firme dell'ala governativa: "Non è vero che circola un documento degli 'innovatori' già da far sottoscrivere per il prossimo Consiglio nazionale".

Non ci sono dubbi quindi che la leadership è di Silvio Berlusconi così come lo ha assicurato la figlia del Cavaliere, Marina Berlusconi smentendo per l'ennesima volta l'intenzione di impegnarsi nella politica.

Anche il capogruppo alla Camera del Pdl, Renato Brunetta, ha escluso rotture nel partito: "Non faranno un gruppo autonomo perché consentirebbero la vittoria della sinistra e questo non se lo può permettere nessuno all'interno di Forza Italia. Alfano sta con Berlusconi".