(Teleborsa) - Una villa ad Arzachena (Sardegna), tutti i conti bancari tranne uno, alcuni immobili in comproprietà a Lecco e tre auto, per un valore totale di 49 milioni di euro: sono i beni sequestrati in via preventiva all'ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, nell'ambito dell'inchiesta San Raffaele-Maugeri.

Il sequestro, predisposto dalla Procura di Milano, è motivato dalla volontà di recuperare i profitti dei reati contestati all'ex politico, ossia associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e appropriazione indebita.

I beni sequestrati andranno nel Fondo Unico Giustizia. Il conto bancario "risparmiato" è quello nel quale confluisce l'indennità parlamentare mensile di Formigoni.

Il processo a carico del "Celeste", come veniva sopranominato l'ex governatore lombardo, e di altri imputati tra i quali il faccendiere Paolo Daccò, l'ex assessore alla Sanità della Lombardia Antonio Simone, gli ex vertici della Fondazione Maugeri, il Direttore Generale dell'Assessorato alla Sanità, Carlo Lucchina, e Alberto Perego, prenderà il via il prossimo 6 maggio presso il Tribunale di Milano.

In estrema sintesi, Formigoni è accusato di aver ricevuto tangenti dalla Fondazione Maugeri di Pavia per fornire a quest'ultima protezione e rimborsi.