(Teleborsa) - Dopo i segnali di "risveglio" di fine 2013 ed un buon inizio d'anno, l'industria italiana torna a rallentare, a conferma che la crescita è ancora modesta e che occorrerà tempo perché si possa consolidare e vedere una ripresa dell'economia tricolore (lo ha confermato anche di recente anche Bankitalia) . La più penalizzata resta la domanda interna, mentre l'export mostra segni più favorevoli.

Il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, è diminuito a febbraio dell'1,5% rispetto al mese prima, registrando flessioni dell'1,8% sul mercato interno e dello 0,7% su quello estero. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato cresce in termini tendenziali dell'1,2%, con un aumento del 5,7% sul mercato estero e una flessione dell'1% su quello interno. Una conferma che la domanda resta stagnante sul mercato domestico.

Scivolano anche gli ordinativi, per i quali si registra un calo congiunturale del 3,1%, dovuto alle flessioni del 4,4% degli ordinativi esteri e del 2,2% di quelli interni. Nel confronto con il mese di febbraio 2013, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 2,8%.