(Teleborsa) - Entra in piena operatività l'Organismo Centrale di Stoccaggio Italiano (OCSIT), l'ente che si occupa di gestire l'adeguatezza delle scorte nazionali di petrolio e la salvaguardia degli approvvigionamenti, affidato ad Acquirente Unico da una legge del 2012.

Per essere pienamente operativo mancavano sole le risorse finanziarie, che sono arrivate in seguito ad una gara fra otto banche italiane e estere, che hanno offerto un quantitativo di denaro (1,3 miliardi) pari a quattro volte le necessità.

Ad aggiudicarsi la gara è stata Societe Generale, che ha siglato con Aquirente Unico un contratto di finanziamento del valore di 300 milioni di euro, a cinque anni e ad un tasso d'interesse variabile equivalente a 30 punti sopra il BTP di uguale durata, ottenendo una condizione eccezionale di finanziamento a riprova del valore del progetto.

"La risposta ricevuta dalle istituzioni finanziarie, sia in termini qualitativi che quantitativi è la testimonianza della validità del progetto OCSIT", ha dichiarato il Presidente ed Ad di Acquirente Unico Paolo Vigevano, ricordando che ora anche l'Italia potrà avvantaggiarsi, come altri paesi europei, dei benefici derivanti da "una migliore gestione economico-finanziaria delle scorte petrolifere".

Contemporaneamente alla provvista finanziaria, OCSIT ha dato corso alle gare per l'acquisto dei prodotti petroliferi e il relativo stoccaggio, con l'obiettivo di far partire dal 1° luglio l'acquisto delle scorte per l'anno 2014/2015.