(Teleborsa) - Migliora il clima di fiducia nel settore del turismo, nonostante le numerose cessazioni di attività e la domanda che ristagna. Lo rivela l'ultimo Barometro redatto da Federalberghi, relativo al secondo trimestre del 2014.

Secondo il sondaggio, la fiducia del settore turistico è cresciuta a 81,3 punti a giugno dai 68,3 di maggio, soprattutto per effetto del miglioramento del sentiment degli operatori turistici (alberghi, ristorazione, agenzie viaggi, tour operator ecc.), giacché la fiducia dei consumatori si è deteriorata leggermente.

La fotografia del settore, comunque, conferma tinte fosche con 456 imprese in meno ad operare nel periodo gennaio-giugno ed un avanzo di 929 milioni di euro, in calo del 9,7% rispetto al 2013. La spesa degli stranieri infatti è cresciuta del 4,9% raggiungendo quasi 5,3 miliardi di euro, mentre la spesa degli italiani all'estero ha segnato una crescita maggiore (+8,7%) ad oltre 4,3 miliardi.

Che gli italiani continuino a spendere meno in Italia, terra di conquista per i turisti stranieri, anche per il più alto costo dei servizi ricettivi, lo conferma anche il trend delle presenze: +2,3% stranieri e +1,8% italiani.

Proprio qualche giorno fa la stessa Federalberghi aveva lanciato un allarme sull'andamento fiacco della stagione estiva, sottolineando proprio il fattore economico come elemento disincentivante per la crescita della domanda interna.