(Teleborsa) - Tre giorni di tregua per dare respiro e aiuto alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza, allo stremo dopo 25 giorni di bombardamenti.

Israele e Hamas hanno accettato la proposta di cessate il fuoco avanzata dall'ONU e dagli Stati Uniti. Nulla di personale, però: si tratta infatti di una tregua umanitaria, per permettere l'arrivo di aiuti quali acqua, cibo e medicine a chi ha perso tutto sotto il fuoco nemico.

La sospensione del conflitto è iniziata ieri alle 8.00 di mattina, non prima dell'uccisioni di 14 palestinesi e della morte di 5 soldati di Israele, periti al confine della Striscia.

Durerà in tutto 72 ore, sperando che non venga interrotta come successo in precedenza, e con ogni probabilità non si tramuterà in una pace permanente. Prima del cessate il fuoco, infatti, il Premier israeliano Netanyahu ha affermato che Israele andrà avanti fino a che non avrà distrutto tutti i tunnel scavati lungo il confine dai militanti palestinesi.

Secondo le ultime stime, dall'inizio dell'offensiva sono stati uccisi 1.460 palestinesi, per la maggior parte civili, e 63 israeliani, di cui 60 militari.