(Teleborsa) - La terza recessione dell'economia italiana costa al Bel Paese l'ennesima bacchettata dopo quella di Mario Draghi .

A puntare il dito contro la Penisola è Moody's che, in un report sull'ultimo PIL tricolore, spiega come i numeri del secondo trimestre abbiano aumentato i "venti contrari" al difficile percorso di riforme fiscali e strutturali del Paese.

L'agenzia di rating statunitense ha così deciso di abbassare le stime sul PIL del 2014 a -0,1% rispetto al +0,5% prospettato in precedenza e di lanciare un allarme deficit: se l'economia non migliorerà il rapporto deficit/PIL, indicato al 2,7% sia per quest'anno che per il prossimo, potrebbe essere rivisto significativamente al rialzo così come il rapporto debito/PIL.