(Teleborsa) - Quattro anni dopo aver conquistato la Camera i repubblicani conquistano anche il Senato e, di fatto, tutto il Congresso, il 114° della storia americana.

Questo è il risultato delle elezioni di "metà mandato" tenutesi ieri negli Stati Uniti, che a questo punto voltano le spalle all’amministrazione Obama mettendola in profondo imbarazzo di fronte all’opinione pubblica mondiale, con il rischio di ingessare i progetti di matrice democratico sviluppati per sostenere l’accelerazione dell’economia americana.

L’annuncio ufficiale dell’esito elettorale lo ha dato Fox News, dopo che il candidato repubblicani dell’Iowa, Joni Ernst, è risultato vincitore con il 49,4% sul candidato democratico Bruce Braley, fermato al 46,4%.

Nel conteggio degli Stati, l’Iowa era il 51° che serviva ai repubblicani per vincere la competizione elettorale.

Sorpresa anche al sud degli USA, dove nel South Carolina è stato eletto il primo senatore di colore, un repubblicano.

"Per il Partito Democratico è il peggiore scenario dai tempi di Eisenhower", ha ammesso il presidente Obama, il cui percorso amministrativo si rivela adesso pieno di insidie per l’approvazione delle leggi disegnate dal suo esecutivo e che non possono essere approvate senza il voto dei Congresso, in mano ai repubblicani.

"Due anni da anatra zoppa", questa è l’icona assunta da Obama che ha invitato venerdì alla Casa Bianca, i leaders democratici e repubblicani.