(Teleborsa) - L'Europa torna alla carica contro i colossi del web - motori di ricerca in testa - ritenuti eccessivamente "dominanti". Ieri il Parlamento europeo ha dato il via libera, con 384 voti favorevoli, 174 contrari e 56 astenuti, ad risoluzione non vincolante che impone una separazione dei motori di ricerca dai servizi commerciali.

Gli eurodeputati ritengono che tutto il traffico Internet dovrebbe avere gli stessi diritti mentre attualmente prevalgono le discriminazioni dovute al fatto che così come sono strutturati, i giganti della Rete possono muoversi in assoluta libertà.

Una chiara allusione a Google, più volte accusata di utilizzare algoritmi che danno la preferenza a certe aziende piuttosto che ad altre.

Se la Commissione UE accoglierà questa proposta, e quindi la tradurrà in legge, il colosso di Mountain View e tutti i suoi competitor saranno costretti a sdoppiare l'attività di ricerca da quella commerciale.