(Teleborsa) - Il potenziale fallimento della fusione tra Comcast e Time Warner Cable, non sarebbe solo una battuta d'arresto per le due società. Potrebbe significare anche il venir meno di altre offerte in corso e avere un impatto di vasta portata sul settore dell’intrattenimento via cavo.

Avvocati presso la divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia, sono pronti affinché i due maggiori operatori del settore si fondano.

Un rifiuto da parte delle autorità antitrust, sarebbe un duro colpo per Comcast, che dovrebbe così rinunciare a infrastrutture a tra cablaggi e banda larga nelle principali città degli Stati Uniti, tra cui New York e Los Angeles.

Il progetto di fusione con Time Warner Cable, che vale 45,2 miliardi dollari, è anche un modo per Comcast , società di base a Philadelphia, di respingere la concorrenza di compagnie telefoniche, fornitori di servizi satellitari e servizi web, come Netflix, che hanno raccolto centinaia di migliaia di abbonati alla televisione, negli ultimi anni.

Un'altra società che ha molto gioco nel settore è Charter Communications, il 4° player dell’industria televisiva via cavo negli Stati Uniti, in mano al miliardario John Malone, che ha accettato di assorbire circa 3,9 milioni di clienti di Comcast, per facilitare l'approvazione per la fusione con Time Warner Cable.

Se la fusione non andrà a buon fine, Charter non otterrà i nuovi clienti da Comcast e metterebbe in pericolo un altro affare di Charter Communication, come il recente accordo per l'acquisto di Bright House Networks.

“Se la fusione va in pezzi, Comcast ha un sacco di altre opzioni” ha detto Rich Greenfield, analista di BTIG Research. “Il gigante di Philadelphia potrebbe cercare di acquistare T-Mobile USA , per entrare nel business del wireless o rafforzare la propria offerta di video online con una società come Time Warner. Oppure potrebbe procedere anche ad un acquisto internazionale, data la sua forza del bilancio e un appetito insaziabile per le acquisizioni”.