(Teleborsa) - La crescente concentrazione degli individui nelle aree metropolitane (52,3% della popolazione) e l'aumento del turismo (42%) creerà non pochi problemi al trasporto pubblico, a meno che non si riesca a sviluppate l'idea delle smart city, usufruendo della tecnologia e sviluppando forme di mobilità innovative e sostenibili.

E' questo il quadrio tracciato da un rapporto realizzato dall'ANIASA, Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria, e dalla Fondazione Censis.

Secondo il rapporto, il 70% degli spostamenti è oggi coperto dall'auto, ma la crescente domanda di trasporto da parte di cittadini e aziende resta quotidianamente non soddisfatta dall'offerta di trasporto pubblico. La tendenza al pendolarismo, destinata a svilupparsi nei prossimi 15 anni, aggraverà ulteriormente la situazione del trasporto pubblico.

Di qui, l'emergere di una cultura pay per use, meno vincolata alla proprietà del bene auto e supportata dalle nuove tecnologie, che stanno sviluppando forme di mobilità condivisa come il car sharing ed il car pooling.
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