(Teleborsa) - Dopo anni di crisi qualcosa si muove nel settore manifatturiero italiano.

Dai preconsuntivi relativi al secondo trimestre dell'anno elaborati da Unioncamere è emerso infatti un netto miglioramento del clima economico, soprattutto per l'industria pesante.

Meccanica e industria elettrica ed elettronica mostrano una robusta dose di ottimismo, che rafforza i buoni risultati già conseguiti nel primo trimestre 2015.

Il vento di ripresa, però, comincia a soffiare con maggior intensità anche tra gli imprenditori della manifattura più tipica del made in Italy – sistema moda, alimentare e legno e arredo – dopo un inizio d’anno ancora decisamente incerto. Solo gli artigiani conservano un atteggiamento prudente.

Ovviamente, tiene a precisare Unioncamere, questo ottimismo è stato rilevato al netto dei rischi provenienti dalla crisi greca.

Da rilevare che anche i dati sui PMI nazionali e dell'Eurozona hanno confermato la fase di ripresa dell'economia dell'Area, favorita anche dal quantitative easing della BCE.