(Teleborsa) - Il presunto affondo di Tsinghua Unigroup su Micron Technology mette in fermento il comparto tecnologico e, in particolare, i produttori di chip.

Secondo rumors di stampa la società di Stato cinese, primo progettista di chip in Cina, avrebbe messo sul piatto 21 dollari ad azione, o 23 miliardi di dollari, per acquisire la rivale statunitense.

Questa cifra rappresenta un premio del 19,3% rispetto alla chiusura dei titoli Micron di ieri, motivo per cui oggi a Wall Street si è scatenata la corsa alle azioni della società con sede a Boise, in Idaho, che tra l'altro ha diversi stabilimenti anche in Italia.

Se andrà in porto, il deal Tsinghua - Micron sarà la maggiore acquisizione di sempre di una società statunitense da parte di un'azienda cinese.