(Teleborsa) - Il balzo della produzione industriale osservato a luglio comincia a diventare un lontano ricordo in Eurozona.

Secondo quanto riportato oggi dall'Istituto di Statistica dell'Unione Europea (Eurostat), a settembre l'output ha registrato un decremento mensile dello 0,3%, dopo il -0,4% del mese precedente (-0,5% il dato preliminare).

Il dato, al di sotto delle attese degli analisti che erano per una discesa dello 0,1%, alimenta le speculazioni per un nuovo intervento della Banca Centrale Europea a sostegno di una ripresa sempre più fiacca.

Su base annua la produzione ha registrato un aumento dell'1,7%, che si confronta con il +2,2% rivisto del mese precedente (+0,9% la stima preliminare). In questo caso il dato è migliore del consensus che indicava un +1,3%.

Per quanto riguarda l'Europa dei 28, si è registrato un decremento dello 0,1% su base mensile dopo il -0,2% di agosto, mentre su anno la produzione ha registrato un aumento dell'1,8% rispetto al +2,5% precedente.

Oggi il numero uno della BCE, Mario Draghi, ha confermato che l'attuale congiuntura dell'Area Euro rende necessario un nuovo intervento.