(Teleborsa) - Si amplia il ritmo di caduta dei prezzi import/export statunitensi in dicembre rispetto al mese precedente.

Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi alle importazioni sono calati dell'1,2% registrando la più forte flessione mensile dopo il -1,8% di agosto, sulla scia della caduta dei prezzi del carburante. Nel mese precedente, ovvero a novembre, i prezzi sono calati dello 0,5%, dato rivisto dal -0,4% della prima lettura.
La statistica, è comunque migliore delle attese degli analisti che stimavano una contrazione più marcata dell'1,4%.

Su base annua si è registrata una caduta delle quotazioni dell'8,2% il più grande declino annuo dopo il -10,1% registrato nel 2008.

Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi import hanno registrato una variazione negativa dello 0,3% mensile e del 3,4% annuale.

Il declino dei prezzi agricoli e non agricoli, ha invece avuto un impatto negativo sull'indice dei prezzi alle esportazioni che ha mostrato un decremento dell'1,1% dopo il -0,7% del mese precedente mentre su anno è sceso del 6,5%, il più grande calo anno da quando l'indice è stato pubblicato nel 1983. Le stime di consensus erano per una discesa più forte dello 0,5%.

Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni sono calati dell'1% rispetto al -0,7% rivisto di novembre (-0,6% la prima lettura). Su base tendenziale hanno registrato invece una variazione negativa del 5,9%.