(Teleborsa) - Le sofferenze bancarie rallentano la crescita. Lo ha reso noto la Banca d'Italia, specificando che il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze è risultato pari al 9% a quota 202 miliardi, dal 9,4% di dicembre.

Calano invece i prestiti, sia per le imprese che per le famiglie, con questi ultimi cresciuti dello 0,8% sui dodici mesi, come nel mese precedente. Quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, dello 0,9% (-0,7% a dicembre).
In generale, i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dello 0,1% (-0,3% a dicembre).

Relativamente alla raccolta, a gennaio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 3,6 per cento (3,9 per cento a dicembre). La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 16,5 per cento su base annua (-15,1 per cento nel mese precedente).

I tassi d'interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,85 per cento (2,81 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all'8,50 per cento (7,92 nel mese precedente). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,78 per cento (2,72 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all'1,55 per cento (1,26 per cento a dicembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,50 per cento.