(Teleborsa) - Rallenta la caduta dei prezzi import/export statunitensi, complice il parziale recupero de greggio registrato a febbraio, allentando anche i rischi di una potenziale deflazione.
Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi alle importazioni sono calati dello 0,3%, dopo il -1% rivisto di gennaio ed il -1,2% di dicembre. Il dato è migliore delle attese degli analisti che stimavano una contrazione più marcata dello 0,6%.Su base annua si è registrata una caduta dei prezzi del 10,2%.
Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi import hanno registrato una sostanziale stabilità evidenziando un calo annuale dell'1,1%.
Il declino dei prezzi agricoli e non agricoli ha invece avuto un impatto negativo sull'indice dei prezzi alle esportazioni che ha mostrato un decremento dello 0,4% dopo il -0,8% del mese precedente ed il -1,1% di dicembre. Le stime di consensus erano per una discesa più forte dello 0,5%. Su anno il dato è sceso del 5,8%.
Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni sono calati dello 0,4% rispetto al -0,9% rivisto di gennaio. Su base tendenziale hanno registrato invece una variazione negativa del 5,3%.
Stati Uniti, i prezzi import-export allontanano il rischio deflazione
11 marzo 2016 - 14.53