(Teleborsa) - La fusione tra Halliburton e Baker Hughes non si farà.

Dopo il faro sull'operazione acceso da Bruxelles e i bastoni tra le ruote messi dal Dipartimento di Giustizia americano, Halliburton ha rinunciato al progetto di fusione annunciato lo scorso novembre, da 35 miliardi di dollari.

Il deal era giudicato dalla Commissione europea troppo pericoloso perché avrebbe potuto ostacolare la concorrenza effettiva in violazione del regolamento sulle concentrazioni. L'operazione che avrebbe messo insieme il secondo e il terzo player mondiale del settore, avrebbe potuto eliminare il terzo leader Schlumberger. Anche per il servizio antitrust USA, l'acquisizione avrebbe minato la concorrenza nel settore dei servizi petroliferi, comportato un aumento dei prezzi e ridotto l'innovazione nel settore dei servizi petroliferi.

"Le difficoltà nell'ottenere i restanti via libera da parte dei regolatori e le condizioni generali del settore, che hanno compromesso i presupposti economici dell'accordo, ci hanno portato alla conclusione che la scelta migliore sia rinunciare al progetto" ha spiegato il Presidente e Ceo di Halliburton, Dave Lesar.