(Teleborsa) - Le dichiarazioni dei redditi 2015 riservano qualche buona sorpresa, un incremento del livello medio di reddito dichiarato rispetto alla fotografia scattata l'anno prima, più forte per i dipendenti a tempo indeterminato, mentre soffrono i pensionati.

Secondo i dati diffusi dal Ministero dell'Economia, il reddito medio delle persone fisiche (Irpef) è cresciuto del 2,2% a circa 25.900 euro, mentre quello delle società di persone è cresciuto del 4,1% a circa 37 mila euro e quello delle società di capitali (SpA e Srl) a 26.700 euro.

Questo dato positivo nasconde però anche qualche criticità, dato che il reddito medio del "piccolo" imprenditore - partite IVA e autonomi e non capitani di grande impresa - cala del 10% circa a 18 mila. La situazione però è piuttosto varia, dato che quasi la metà degli imprenditori (49%) dichiara un reddito inferiore ai 15 mila euro e solo lo 0,6% dichiara più di 150 mila euro.

Anche i pensionati continuano a soffrire, dichiarando un reddito medio in calo del 18% a 16.700 euro. 280 euro. A

Esistono poi dei dati confortanti, come nel caso del dipendente a tempo indeterminato, che vede crescere il suo imponibile del 12,8% a 23.156 euro. Il reddito dei dipendenti però varia a seconda se il lavoratore è impiegato nel pubblico o nel privato e se lvora in una piccola impresa o in una grande azienda (in quest'ultimo caso dichiara un'imponibile maggiore e più vicino alla media).