(Teleborsa) - Deutsche Bank in odore di difficoltà: il management rassicura ma gli investitori vendono.

Oggi le azioni della più grande banca tedesca hanno lasciato sul parterre il 7,54%, toccando nuovi minimi storici sulle indiscrezioni di un possibile aumento di capitale o di aiuti di Stato. Aumento che, superato lo scoglio degli stress test, avrebbe quale fondamento il maxi risarcimento che la banca tedesca deve agli Stati Uniti, a titolo di patteggiamento, per la crisi finanziaria del 2008.

Arrivano le smentite. Il portavoce del Governo tedesco, Steffen Seibert, ha dichiarato che il Governo non interverrà. "Non c'è alcuna ragione per questo genere di speculazioni e il Governo non partecipa a tali speculazioni", ha precisato Seibert.

Deutsche Bank invece ha chiarito di non avere alcuna intenzione di lanciare un aumento di capitale. "La questione di un aumento di capitale al momento non si pone", ha specificato l'istituto tedesco, spiegando di essere in grado di pagare con mezzi propri la multa richiesta dalle autorità americane. "L'amministratore delegato, John Cryan, non ha chiesto un intervento del Governo nel processo per i mutui subprime", ha aggiunto l'istituto di credito.

Deutsche Bank ha poi colto l'occasione per rassicurare gli investitori, dichiarando che "il terzo trimestre è quasi terminato e posso dire che va bene. Siamo posizionati in modo molto conveniente", ha puntualizzato Joerg Eigendorf, responsabile della comunicazione per la banca tedesca in un'intervista a Cnbc.

Eigendorf ha affermato poi di non essere preoccupato per l'andamento odierno dei titoli in borsa.




(Foto: @ Deutsche Bank)