(Teleborsa) - E' stata fissata ieri la data del Referendum costituzionale che secondo molti deciderà le sorti economiche e politiche dell'Italia. Il sottosegretario Claudio De Vincenti al termine del Consiglio dei Ministri ha annunciato che si andrà alle urne il 4 dicembre prossimo, scartando l'altra data papabile, quella del 27 novembre.

"Non c'è un motivo particolare", ha spiegato De Vincenti, "in ogni caso ci sembra che da qui al 4 dicembre ci sia il tempo per sviluppare e approfondire un confronto tra i cittadini sui contenuti della riforma costituzionale che è il tema chiave: è una scelta che riguarda il funzionamento delle istituzioni".

"La partita è qui ed ora", ha ricordato il premier Matteo Renzi, che aprirà la campagna per il Sì il prossimo 29 settembre a Firenze. "Questa Italia deve cambiare, non può rimanere ostaggio dei soliti noti, della solita palude che ha bloccato la crescita dell'ultimo ventennio", ha aggiunto il presidente del Consiglio chiedendosi: "vogliamo avere un Paese più stabile e più semplice o vogliamo tornare alle bicamerali D'Alema-Berlusconi o consegnarci a una strana forma di democrazia diretta in cui una srl di Milano controlla la democrazia interna di uno dei più grandi partiti del Paese e si lega ai propri amministratori da contratti privati con tanto di penali da pagare? La partita è tutta qui. Qui e ora. Chi vuole cambiare, ci dia una mano".