(Teleborsa) - Dopo il rally di inizio settimana, sulla scia delle sollecitazioni dell'Arabia Saudita a ridurre l'offerta, il petrolio continua a perdere terreno, anche in vista del vertice informale dei produttori che si terrà oggi a Doha, in Qatar.

Un incontro che sembra promettere bene, dato che la Russia sembra che abbia deciso per il sì ad un taglio coordinato dell'output.

Tuttavia, l'incertezza è tanta, poiché i precedenti incontri sono sfociati in un nulla di fatto (o quasi) per la reticenza di alcuni membri minori dell'OPEC: quelli le cui economie sono concentrate esclusivamente sul greggio e l'Iran, che sta ancora tentando di recuperare il terreno perduto durante la diatriba sul nucleare.

A Doha si riuniranno in un vertice informale almeno 11 membri del cartello sui 14 che compongono l'organizzazione. Lo hha confermato ieri il ministro dell'Energia del Qatar, Mohammed Saleh al-Sada, aggiungendo che si parlerà in modo informale e "consultivo" della questione dei limiti alla produzione. L'appuntamento clou resta comunque quello di Vienna a fine novembre.

Frattanto, le quotazioni del greggio scendono: il future sul Light crude cede lo 0,86% a 45,03 dollari al barile, mentre quello sul Brent perde lo 0,6% a 46,21 dollari.