(Teleborsa) - Nel 2016 la situazione economica delle famiglie appare migliorata rispetto al 2015 soprattutto per quanto riguarda il lavoro e la coesione sociale ma per tornare ai livelli occupazionali pre crisi bisogna agire sull'IRPEF riducendone il peso per i redditi da lavoro dipendente e da pensione in modo da far crescere la domanda interna. E' quanto sostiene la CISL presentando il Barometro del Benessere/Disagio delle famiglie sul II trimestre 2016.

Per la CISL "la ripresa dell'Italia resta tra le più fragili dell'UE e la situazione si prospetta negativa anche nel 2017". Nonostante le "risorse ingenti" messe in campo dal Governo - sottolinea il sindacato - il PIL nel secondo trimestre dell'anno è rimasto al palo, segno del fatto che le terapie tradizionali non bastano a rilanciare l'economia. Ci vuole - si legge nello studio - una politica redistributiva a favore dei redditi medi e bassi, riformando l'IRPEF, con effetti di significativo rilancio della domanda aggregata interna. Questa è "la vera risposta al fattore principale della crisi".