(Teleborsa) - Ancora disagi nei trasporti. Nella settimana nera degli scioperi che ha preso il via lunedì scorso con le mobilitazioni nel trasporto aereo, oggi a incrociare le braccia sono i tassisti. E' stato, infatti, confermato lo sciopero dei taxi che, oggi 23 marzo, si sono fermati alle 8:00 e che riprenderanno il servizio alle 22:00.

Non è bastata la bozza del decreto presentata dal Governo per il riordino il settore a scongiurare uno sciopero già annunciato, ne' tantomeno è bastato l'incontro che si è tenuto tra rappresentanze sindacali ed Esecutivo.

"Apprezziamo lo sforzo ma ci riserviamo di fare i nostri emendamenti che presenteremo nei prossimi giorni. Quello che continua a mancare è un interlocutore unico in grado di dirci quale sarà il prodotto finale mentre al Senato pende la spada di Damocle del disegno di legge sulla concorrenza. Devono darci garanzie sulla territorialità e sul fatto che le app non aprano la strada al caporalato", ha spiegato, Nicola Di Giacobbe di Unica Cgil Taxi.

Intanto, mentre si attende che la prossima settimana, vengano convocate dal Governo le rappresentanze dei Noleggio con Conducente (NCC), il Tribunale di Torino ha respinto il ricorso di Uber, contro le associazioni dei tassisti. L'azienda fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un'applicazione software mobile (app) che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. I Magistrati dichiarando che la concorrenza svolta attraverso il servizio UberPop "è sleale" hanno bloccato "l'utilizzazione sul territorio nazionale dell'app".