(Teleborsa) - Le recenti letture di "soft inflation" non sono con molta probabilità indicative di una nuova tendenza all'indebolimento dei prezzi al consumo. Ne è convinto Robert Kaplan, Presidente della Federal Reserve Bank (Fed) di Dallas, che cita le deboli letture di marzo e di aprile che hanno portato qualcuno a pensare un passo indietro della banca centrale guidata da Janet Yellen.

Kaplan, che quest'anno è membro votante del FOMC, Federal Open Market Committee (la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie), ha comunque sottolineato che sta proseguendo l'obiettivo di doppio mandato della Fed di piena occupazione e inflazione al 2%.

"Continuo a credere che tre aumenti dei tassi nel 2017, compreso quello di marzo, siano una base appropriata per il percorso di breve termine", ha detto il banchiere aggiungendo che il processo dovrebbe essere "graduale e paziente" e il ritmo potrebbe essere più veloce o lento se le condizioni economiche migliorassero o peggiorassero oltre le attese.