(Teleborsa) - Prosegue la crescita dei prestiti bancari ad agosto, con i tassi che toccano un nuove minimo storico, mentre il numero di sofferenze a luglio non è mai stato così basso da marzo 2013. Questa è la fotografia scattata dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) nel suo rapporto mensile di settembre.
Secondo l'inchiesta, l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia è di 1.762,1 miliardi di euro, nettamente superiore dall'ammontare complessivo della raccolta da clientela (pari a 1.708,4 miliardi).
I primi sono in crescita su base annua del +1,1%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (per l’ottavo mese consecutivo il tasso di crescita annuo è superiore all'1%).
Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a luglio, si conferma anche la ripresa del mercato dei mutui, con una variazione positiva di +2,5% rispetto a luglio 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,76%, in calo dal 2,78% del mese precedente e dal 6,18% di fine 2007. Il costo medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni permane anch'esso su livelli particolarmente bassi (2,16%, 2,07% a luglio 2017).
Le sofferenze nette a luglio sono fortemente scese collocandosi a 65,8 miliardi di euro, un valore in riduzione sia rispetto ai 71,2 miliardi del mese precedente sia rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto a 3,82% (era 4,89% a fine 2016).
Soddisfatto il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli rilevando, in particolare, il crollo dell’ammontare delle sofferenze nette ora ridotto a 65,8 miliardi, che testimonia il forte impegno delle banche in Italia che continua e produrrà ulteriori riduzioni.
Banche, prestiti in aumento ad agosto. Sofferenze ai minimi da marzo 2013
Soddisfatto il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli rilevando, in particolare, il crollo dell’ammontare delle sofferenze nette ora ridotto a 65,8 miliardi, che testimonia il forte impegno delle banche in Italia che continua e produrrà ulteriori riduzioni.
19 settembre 2017 - 15.26