(Teleborsa) - Ripiegano i prezzi del petrolio dopo aver raggiunto ieri i massimi degli ultimi due anni, sulla scia dei segnali di riduzione della produzione e delle scorte USA e sulla scommessa di un prolungamento dei tagli OPEC.
Oggi il Brent lima lo 0,30% a 64,08 dollari, dopo aver toccato ieri un massimo di 64,64 USD, mentre il Light Crude scambia sulla parità a 53,34 dollari al barile, dopo un top di ieri raggiunto a 57,69 USD.
Il greggio risulta oggi particolarmente in tensione in attesa dell'OPEC World Oil Outlook, che sarà presentato oggi a Vienna dal segretario OPEC Bakindo. L'evento precede il meeting del cartello, in agenda sempre a Vienna per il 30 novembre.
Restano in primo piano anche le molte tensioni fra i membri OPEC, i problemi geopolitici in Iran e le difficoltà economiche del Venezuela, che supportano una crescita dei prezzi del petrolio sulla prospettiva di una riduzione dell'elevato surplus che ha caratterizzato questi ultimi anni.
Petrolio ancora vicino al top dei 2 anni in attesa del rapporto OPEC
07 novembre 2017 - 12.48